“Ogni sintomo è una forma di comunicazione. Il mio compito è aiutare i pazienti a comprenderne il significato. Aumentare la consapevolezza di se’ è, infatti, il primo passo per iniziare a stare meglio con se stessi e con gli altri”


Paul Watzlawick

Dott.ssa Valentina Berruti

Psicoterapeuta di indirizzo sistemico relazionale. Esperta nel sostegno psicologico a individui, coppie e famiglie.

Amo il mio lavoro e accolgo i pazienti utilizzando soprattutto l’empatia e avendo attenzione e curiosità per i legami familiari. Svolgo attività clinica di sostegno a individui, coppie e famiglie. Specializzata in:

  • Supporto alla genitorialità
  • Supporto per coppie infertili che affrontano il percorso della procreazione medicalmente assistita (PMA).
  • Corsi di formazione sulla comunicazione tra medico e paziente infertile.
  • Supporto alle dipendenze

Conduco gruppi di supporto rivolti alle coppie che affrontano un percorso di fecondazione assistita omologa o con donazione di gameti (eterologa).

Aree di Competeze

Come psicologa familiare mi piacerebbe spiegare con parole semplici cos’è la terapia familiare in quanto credo che il paziente che scelga di avere un supporto psicologico presso il mio studio debba essere a conoscenza delle caratteristiche del percorso che va ad intraprendere.

La terapia familiare pone attenzione alle relazioni tra le persone. Tale tipo di terapia viene comunemente chiamata anche terapia sistemica in quanto si applica a tutti i gruppi di persone che, nelle loro relazioni, vanno a costitutire un sistema. In tale tipo di approccio la famiglia è il sistema che viene indagato con maggiore attenzione esso è, infatti, caratterizzato dall’avere una propria storia, un proprio sistema di valori, dei propri miti, dei legami trigenerazionali (nonni-genitori-figli) e dei confini (o non confini) che condizionano il comportamento di ciscun membro della famiglia e talvolta possono portare uno o più membri di questo sistema ad adottare dei comportamenti patologici che non sono altro che l’espressione della sofferenza dell’intera famiglia. In questo caso si parla di paziente designato e la terapia viene centrata per modificare il funzionamento della famiglia che genera un determinato sintomo. Secondo questo approccio ogni sintomo è una forma di comunicazione e lo psicoterapeuta ha il compito di comprendere come e quando quel sintomo si è sviluppato e a cosa esso serve per l’intera famiglia. Il sintomo, infatti, non è la manifestazione di un disagio individuale ma è un malessere del sistema nella sua totalità. Per tale approccio la relazione tra psicologo e cliente non è altro che l’espressione di un processo nel quale entrambi partecipano per dare nuovi significati alla realtà e fare in modo che la famiglia impari ad organizzarsi secondo pattern di comportamento maggiormente funzionali e meno rigidi.